Il nome del piccolo paese deriva probabilmente da asinus (asino); effettivamente in passato la campagna circostante era piena di contadini che allevavano asini; da qui venne denominata Asinaia. Taluni sostengono però che il nome possa derivare (come per Siena) dall'ebraico "Sen" che significa punta, altura, oppure da "sepu", cioè irrigare. Effettivamente la zona è ricca d'acqua; inoltre quest'ultima versione giustificherebbe l'altro nome con cui la frazione è chiamata, cioè Sepaia.

Il borgo è costituito da alcune case in pietra toscana a cui se ne sono aggiunte altre di recente costruzione. Non ha una chiesa ed un cimitero proprio, ma è situata lungo la via al Santuario del Bagno e nelle vicinanze della badia di Sant'Andrea al Pozzo, della Pieve a Retina e del soppresso convento di San Cristoforo. La strada che conduce al Santuario della Madonna del Bagno è stata arricchita da quindici edicole, realizzate nel 1988 dall'artista Tommaso Musarra, raffiguranti ognuna un Mistero del Rosario, così da consentire, per chi si vuole recare a piedi da Castiglion Fiorentino alla Madonna del Bagno, di recitare la corona intera sostando ad ogni edicola.

Il santuario della Madonna del Bagno sorge nel punto in cui, secondo la tradizione cattolica, apparve la Madonna e sgorgò una fonte curativa d'acqua. Inizialmente fu un piccolo oratorio che fu sostituito, tra il 1524 e il 1527, da un edificio che rimase incompiuto. Venne ampliato nel 1711, ma l'attuale edificio, a croce latina con copertura a botte, risale ad un rifacimento degli anni 1874-87 ad opera dell'architetto castiglionese Pietro Mancini.

 


 



L'utilizzo dei materiali antichi è stata la prerogativa assoluta, infatti per la costruzione della casa sono stati utilizzati vecchi materiali di recupero, trovati ed accumulati negli anni nelle nostre campagne, a partire dalla pavimentazione in cotto, che ha la forma rettangolare nella cucina, mentre nel soggiorno la forma è quadrata.
Le pianelle del tetto anch'esse sono in cotto rettangolare montate a vista insieme al legno di castagno.
Gli archi sono in vecchi mattoni e pietre, come gli scalini (detti a bastone, per la loro forma) utilizzati per collegare il soggiorno alla cucina.

 


 

Lo spazio adibito a forno è molto piacevole. Costruito nelle immediate vicinanze in pietra locale e mattoni, con le parti intonacate e colorate di un bel rosso, ha una struttura comfortevole per preparare le pietanze. Esso dona ed arricchisce la parte esterna, grazie alla copertura con una tettoia, che ha la funzione di protezione nelle giornate di pioggia, dove è sempre possibile utilizzare il forno adatto alla preparazione di pizze oppure il barbecue a fianco.

 


 

La piscina è stata collocata in una posizione est-ovest dove nelle giornate lunghe estive è soleggiata dalle 6 della mattina fino alle 21 della sera. Questa luce particolarmente adatta per godersi il panorama in completo relax, offre una vista magnifica che domina la vallata ed il paese di Castiglion Fiorentino.

 

Una caratteristica veramente curiosa ed unica sono le rondini. Sono uccelli migratori che nelle giornate di Giugno (le più luminose dell'intero anno), al mattino e la sera fanno si avvicinano alla villa e con dei voli planari ed eleganti volteggiano nel cielo. Al momento oppotuno visto e considerato che sono animali molto riservati, e se nella piscina non c'è nessuno loro si sentono sicuri e scendono in picchiata per bere.

 

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